È stato aggiornato l’elenco delle indicazioni cliniche sull’uso del trapianto di cellule staminali emopoietiche da raccolta dedicata di sangue cordonale. Le nuove patologie inserite sono la sindrome di Down, la Neurofibromatosi di Tipo I e le Immunodeficienze acquisite.
La nuova disposizione è stata data dal Ministero della Salute attraverso un Decreto Legge pubblicato lunedì, 16 giugno 2014, sulla Gazzetta Ufficiale, in materia di Conservazione delle cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato.
“L’aggiornamento di patologie trattabili con un trapianto autologo-dedicato di staminali provenienti dal sangue del cordone ombelicale – commenta Luana Piroli, Presidente della Fondazione InScientiaFides – mostra l’efficacia di un sentiero che parte dalla ricerca, attraversa la sperimentazione e giunge al traguardo della disponibilità di una terapia accessibile a tutti. Si tratta di tre patologie importanti e gravi, che causano sofferenze e disagi sociali, che oggi hanno un avversario in più per essere combattute. Si conferma anche la validità del trapianto autologo-dedicato, oggi nel mondo prevalente rispetto a quello eterologo”.
“Aggiungo – conclude Luana Piroli – due considerazioni: è fondamentale procedere ad una razionalizzazione delle procedure di raccolta e della conservazione, affinché questa prospettiva di cura sia accessibile a tutti ed in luoghi certi, senza limiti organizzativi di alcun tipo. Siamo molto lontani da questo traguardo. Infine si accredita sempre più l’importanza di disporre di staminali cordonali proprie, in particolare provenienti dal cordone ombelicale. È un’altra sfida che l’Italia non può rimandare, ma è necessario superare gli steccati ideologici per aprirsi ad un dialogo con le strutture private, all’insegna della competenza e della qualità, uscendo da pregiudizi polverosi e produttori di inefficienza”.