InScientiaFides ha accolto con entusiasmo la notizia giunta da Barletta, dove all’Unità operativa di Ematologia dell’ospedale Mons. Dimiccoli di Barletta sono stati eseguiti i primi due trapianti autologhi di cellule staminali ematopoietiche.
La notizia esalta ancora il valore delle cellule staminali ma anche il valore dei trapianti di staminali autologhe (donatore e ricevente sono la stessa persona). Ad oggi nel mondo si registrano un milione di trapianti di cellule staminali e di questi il 59% è costituito da trapianti di cellule staminali proprie. I vantaggi di queste ultime in termini di tollerabilità sono note.
“Continuare – commenta Luana Piroli, direttore generale della biobanca InScientiaFides – nell’ambito di alcuni contesti associativi, a discriminare la conservazione delle staminali rispetto alla donazione, esaltando solo i vantaggi di trapianti con cellule staminali allogeniche (ricevente e donatore non sono la stessa persona) è un atteggiamento che si può definire anacronistico e limitativo, oltre a generare confusione nell’opinione pubblica. Dobbiamo sforzarci, connettendo saperi e risorse, di generare una cultura nuova, affinché le risorse del cordone ombelicale non siano sprecate; invece si preferisce proteggere quella che troppo spesso è una inefficienza costosissima per il contribuente, visto che 95 cordoni ombelicali su 100 finiscono nei rifiuti”.