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Sono previsti per il 2015 i risultati di una sperimentazione internazionale, Mesems, relativa all’uso di cellule staminali adulte sull’uomo. L’obiettivo è raggiungere esiti utili a definire una terapia per sconfiggere la sclerosi multipla. La notizia è riportata da un articolo di Panorama che tratta della malattia e del Congresso europeo sul trattamento e la cura della sclerosi multipla (Ectrims) in svolgimento a Copenaghen, dal quale emerge la necessità di collaborazione a livello mondiale per vincere una patologia in aumento. Dall’articolo si apprende che a oggi, ben 2,3 milioni persone nel mondo (+9,5% rispetto al 2008), di cui oltre 600mila in Europa, soprattutto donne, ne sono affette. Si sono fatti passa avanti importanti nel trattamento della patologia, ma non risolutivi. Secondo i progressi della scienza, oggi si sa che le cause vanno ricercate in fattori genetici e in fattori ambientali. Le cellule staminali adulte possono portare significativi progressi verso una cura e per questo partiranno ricerche strutturate e approvate.
L’International Multiple Sclerosis Genetics Consortium (IMSGC) sta conducendo il più vasto studio sulla malattia. Vi portano il loro contributo 193 ricercatori, di 84 gruppi di ricerca al lavoro in 13 paesi diversi, tra cui l’Italia, con finanziamenti provenienti da oltre 40 enti.
“La collaborazione, il confronto, la discussione tra ricercatori a livello mondiale – commenta Luana Piroli presidente della Fondazione InScientiafides -, ma anche il sostegno e la valorizzazione delle professionalità può generare solo effetti positivi. Intanto può trasformare delle speranze in fatti concreti, e quando si tratta di curare persone malate questo è il miglior risultato che si possa conseguire. Per questo abbiamo costituito la Fondazione InScientiaFides, per questo investiamo in educazione sanitaria, per questo organizziamo momenti di confronto, convegni, incontri tra operatori e non. Anche il nostro team scientifico, che si riunirà il prossimo 23 ottobre sta analizzato l’avvio di studi in ambito neurodegenrativo. Del resto le cellule staminali sono una ricchezza per l’uomo.

Fonte: Ufficio Stampa InScientiaFides

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