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La fragilità dell’invecchiamento: una sfida per la salute pubblica

L’aumento dell’età media della popolazione ha portato con sé una crescente preoccupazione per la fragilità negli anziani, una sindrome geriatrica che si manifesta con una maggiore vulnerabilità a fattori di stress. Questo avviene a causa della diminuzione delle riserve fisiologiche in vari sistemi corporei, portando a sintomi come affaticamento, perdita di peso, lentezza nei movimenti e una maggiore predisposizione alle malattie. Questi cambiamenti aumentano il rischio di ospedalizzazione, disabilità e mortalità, specialmente se associati a patologie come malattie cardiovascolari o neuropsichiatriche.

Strategie attuali e la promessa delle cellule staminali mesenchimali

Attualmente, l’esercizio fisico è la principale raccomandazione per contrastare la fragilità, ma manca ancora un trattamento farmacologico efficace. Le cellule staminali mesenchimali (MSC), in particolare quelle derivate dal cordone ombelicale umano (HUC-MSC), stanno emergendo come una promettente opzione terapeutica. Queste cellule possiedono straordinarie capacità rigenerative e anti-infiammatorie, e sono già utilizzate in trattamenti per varie condizioni gravi. Tuttavia, il loro potenziale per combattere la fragilità legata all’invecchiamento è ancora in fase di esplorazione.

Studio clinico innovativo: un nuovo approccio per gli anziani fragili

Presso l’ospedale Shanghai East, è stato condotto uno studio clinico innovativo per valutare la sicurezza e l’efficacia del trapianto di cellule staminali cordonali in pazienti anziani fragili. Questo studio, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, ha coinvolto 30 partecipanti suddivisi in due gruppi: uno ha ricevuto infusioni di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale, l’altro un placebo. Le infusioni sono state somministrate due volte al mese, con valutazioni periodiche fino a sei mesi.

Risultati promettenti: una ricarica di energia per gli anziani

I risultati dello studio sono stati promettenti:

– Miglioramento della Qualità della Vita: I pazienti trattati con cellule staminali hanno mostrato un miglioramento significativo nei punteggi delle componenti fisiche.

– Performance Fisica: Il gruppo trattato ha evidenziato miglioramenti significativi nei test di prestazione fisica, con una maggiore mobilità e velocità di camminata.

– Riduzione dell’Infiammazione: I livelli di citochine pro-infiammatorie sono diminuiti significativamente, suggerendo un effetto antiinfiammatorio delle cellule staminali.

– Sicurezza del Trattamento: Non sono state segnalate differenze significative negli eventi avversi tra i due gruppi, confermando la sicurezza della terapia.

Questi risultati suggeriscono che il trapianto di cellule staminali cordonali non solo è sicuro, ma anche potenzialmente efficace nel migliorare la qualità della vita e le capacità fisiche degli anziani fragili. La riduzione delle citochine infiammatorie indica un possibile ruolo delle cellule staminali nel modulare l’infiammazione cronica, una delle principali cause della fragilità.

Un futuro promettente per la medicina geriatrica

Le evidenze raccolte supportano ulteriormente il potenziale delle cellule staminali mesenchimali come trattamento innovativo per la fragilità dell’invecchiamento. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi con un numero maggiore di partecipanti per confermare questi dati. Le cellule staminali potrebbero rappresentare una svolta nella medicina geriatrica, offrendo unanuova speranza per migliorare la qualità della vita degli anziani e ridurre laloro vulnerabilità.

Opportunità per terapie future: la conservazione delle cellule staminali cordonali

La conservazione delle cellule staminali cordonali al momento della nascita rappresenta una scelta lungimirante con potenziali enormi benefici terapeutici. Le cellule staminali del cordone ombelicale sono pluripotenti, capaci di rigenerare vari tipi di tessuti danneggiati. Questo le rende preziose non solo per trattamenti attuali, come il trapianto per malattie del sangue e del sistema immunitario, ma anche per future terapie emergenti.

In Scientia Fides: la biobanca per la conservazione delle cellule staminali

Da oltre 17 anni, In Scientia Fides conserva le cellule staminali del sangue cordonale per le famiglie, offrendo un supporto terapeutico vitale per il trattamento di diverse malattie. Ogni anno, si realizzano circa 50.000 trapianti di cellule staminali in tutto il mondo, con il 59% che utilizza cellule staminali autologhe. Conservarle è un’assicurazione a tutela del patrimonio biologico, preziosa per il neonato e per i suoi familiari stretti, offrendo una risorsa vitale in caso di necessità future.

Fonte: pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38679727/