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Cos’è la Retinite Pigmentosa

Con l’espressione Retinite Pigmentosa ci si riferisce a un gruppo di malattie ereditarie della retina che provocano perdita progressiva della vista fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla cecità totale. La forma più comune consiste nella diminuzione della capacità di vedere in condizioni di penombra e nel restringimento del campo visivo.

Una delle forme più gravi è quella che compare, associata a sordità, nella sindrome di Usher.

L’eziologia di questa patologia è multifattoriale: fattori genetici, danni ischemici, fisici o chimici sono le principali cause della Retinite Pigmentosa.

Ad oggi per la malattia non si dispone di trattamenti curativi, le terapie attualmente disponibili tendono esclusivamente a rallentare la progressione della malattia.

Possibili ruoli delle cellule staminali nel trattamento della retinite pigmentosa

Uno di questi trattamenti in grado di rallentare l’apoptosi, ossia la morte programmata dei fotorecettori (il particolare tipo di neuroni deputati a condurre lo stimolo visivo al cervello), è l’infusione di cellule staminali.

Possono essere infuse cellule staminali embrionali (ESC), cellule staminali mesenchimali (MSC) e cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), in posizioni target precise nell’occhio. Queste cellule svolgono in primis un ruolo chiave nella riparazione dei tessuti, ma potrebbero anche avere una funzione immunosoppressiva con la conseguenza di inibire il rilascio di citochine proinfiammatorie [1].

Il ruolo delle cellule staminali mesenchimali (MSC) della gelatina di Wharton

Le MSC sono cellule stromali multipotenti non ematopoietiche che possono essere isolate da diverse fonti, tra cui midollo osseo, tessuto adiposo, tessuto del cordone ombelicale, sangue del cordone ombelicale, placenta, polpa dentale e liquido amniotico.

Le cellule staminali mesenchimali derivate dalla gelatina di Wharton del cordone ombelicale (WJ-MSCs) grazie alle loro proprietà paracrine e immunomodulatorie si posizionano come migliori candidati per questo tipo di trattamento.  Infatti, risultano essere facilmente reperibili, inoltre hanno un elevato grado di compatibilità tissutale, una rapida proliferazione, un’efficacia a lungo termine nel trapianto, oltre agli effetti immunomodulatorio e paracrino.

Studi precedenti condotti in modelli animali, hanno dimostrato come le WJ-MSC siano efficaci nel bloccare la degenerazione della retina, sopprimere l’infiammazione cronica e prevenire l’apoptosi delle cellule dell’epitelio retinico. Le WJ-MSC stimolano inoltre le cellule progenitrici nella retina e i meccanismi di autoriparazione.

Sperimentazioni cliniche con MSC per la Retinite Pigmentosa

I risultati incoraggianti osservati con l’iniezione di MSC in modelli animali di degenerazione retinica hanno portato all’avvio di numerosi studi clinici. Sebbene la maggior parte degli studi sia in corso, i risultati di alcuni degli studi di fase I sono incoraggianti.

Weiss e Levy hanno condotto uno studio clinico SCOTS (Stem cell oftalmology treatment study) in 17 pazienti affetti da perdita della vista bilaterale dovuta a progressiva RP con trapianto autologo di BMSC (cellule staminali derivate dal midollo osseo). Un follow-up di 6 mesi ha riscontrato un miglioramento dell’acuità visiva in 11 su 17 pazienti (64,7%), 8 pazienti (35,3%) hanno mostrato stabilità nelle loro condizioni e nessuno ha presentato perdita della vista. Questo studio ha anche scoperto che la capacità degli occhi di rispondere alla terapia cellulare, era indipendente dalla gravità della malattia [2].

Satarian et al., pertanto, hanno riferito che l’iniezione intravitreale di BMSC autologhe in tre pazienti affetti da RP avanzato, ha determinato un miglioramento dell’acuità visiva solo in due dei pazienti, mentre il terzo paziente ha sviluppato effetti avversi gravi e progressivi. Il paziente ha sviluppato fibrosi vitreale e pre-retinica due settimane dopo il trapianto che ha portato al distacco di retina totale alla fine del periodo di follow-up di tre mesi [3].

Özmert e Arslan hanno recentemente riportato il risultato di uno studio clinico in aperto di fase III (NCT04224207) con WJMSC (cellule staminali mesenchimali derivate dalla gelatina di Wharton del cordone ombelicale). In questo studio, le WJMSC sono state impiantate nello spazio del subtenone (una struttura fibrosa di contenzione del bulbo oculare, che consente di mantenerlo al suo posto all’interno dell’orbita oculare) in 32 pazienti con diagnosi di RP. Nel periodo di follow-up di 6 mesi, è stato osservato un miglioramento significativo della BCVA media, dei valori dello spessore retinico esterno, dei risultati dell’mf-ERG e della diminuzione del valore di deviazione media del campo visivo. Gli autori non hanno osservato alcuna complicanza oftalmica o sistemica grave, garantendone così la sicurezza [4].

Mangunsong et al., hanno testato la sicurezza e l’efficacia dell’infusione peribulbare di UMSC in uno studio clinico prospettico, multicentrico e randomizzato (NCT04315025) che ha coinvolto 18 individui affetti da RP. Una settimana dopo il trattamento è stato osservato un miglioramento della percezione della luce e della vista. Durante quel periodo non sono stati osservati effetti collaterali gravi [5].

 

Fonti:

[1] Limoli PG, Vingolo EM, Limoli C, Nebbioso M (2019) Stem Cell Surgery and Growth Factors in Retinitis Pigmentosa Patients: Pilot Study after Literature Review. Biomedicines 7: 94.

[2] Weiss JN, Levy S (2018) Stem Cell Ophthalmology Treatment Study: bone marrow derived stem cells in the treatment of Retinitis Pigmentosa. Stem Cell Investig 5: 18.

[3] Satarian L, Nourinia R, Safi S, Kanavi MR, Jarughi N, et al. (2017) Intravitreal injection of bone marrow mesenchymal stem cells in patients with advanced retinitis pigmentosa; a safety study. J Ophthalmic Vis Res 12: 58-64.

[4] Özmert E, Arslan U (2020) Management of retinitis pigmentosa by Wharton’s jelly derived mesenchymal stem cells: preliminary clinical results. Stem Cell Res Ther 11: 25.

[5] Mangunsong C, Putera B, Haifa R, Suwandjaja M, Shirana A, et al. (2019) Safety issues of peribulbar injection of umbilical cord mesenchymal stem cell (UC-MSC) in patients with retinitis pigmentosa. Cytotherapy 21: 83.