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Il mondo della ricerca sulle cellule staminali è in continua evoluzione, e negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio giro di giostra nel campo degli studi clinici che utilizzano cellule provenienti da fonti perinatali, come il cordone ombelicale. Queste cellule sono anche chiamate cellule pluripotenti ma cosa significa? Si tratta di cellule pronte a rigenerare e riparare i tessuti danneggiati del nostro corpo trasformandosi in qualsiasi tipo di cellula e permettendo di trattare diverse patologie.

Dopo un picco di ricerche sulle cellule staminali, avvenuto tra il 2020 ed il 2022, la situazione degli studi scientifici che le utilizzavano è tornata ad un livello di crescita stabile nel 2023. Il picco di quegli anni era infatti dovuto al Covid-19. Si è registrato un vero e proprio boom di studi che utilizzavano queste cellule per combattere il virus. I ricercatori di tutto il mondo si stavano concentrando nel tentare diversi approcci per trattare la nuova malattia.

Dopo questo calo momentaneo, il numero degli studi clinici che utilizzano cellule staminali da fonti perinatali per la terapia cellulare è aumentato del 17% negli ultimi due anni. A fine 2023 si contavano 1.046 ricerche che studiavano diversi potenziali benefici dell’utilizzo di queste cellule. Un’ulteriore conferma del fatto che la ricerca sulle cellule staminali perinatali rimane un settore attivo e in crescita.

Questi studi stanno esplorando territori affascinanti. Il 32% di questi studi si concentra sulla cura di tumori e malattie del sangue, altri (il 22%) usano cellule staminali per riparare danni al cervello e al sistema nervoso, come l’encefalopatia ipossico-ischemica e la paralisi cerebrale. È come se stessimo assistendo a una rivoluzione silenziosa nella medicina.

Le cellule stromali mesenchimali (MSC) derivano principalmente dal tessuto del cordone ombelicale. in particolare, sono state utilizzate in vari studi clinici per trattare un’ampia gamma di patologie. Vengono utilizzate per trattare moltissimi problemi, dalle malattie polmonari ai problemi neurologici e ortopedici. È come avere un tuttofare super efficiente per le riparazioni del corpo umano!

E non dimentichiamoci delle altre cellule perinatali, come quelle epiteliali amniotiche o le cellule endoteliali dei vasi sanguigni del cordone ombelicale. Sono un po’ come le new entry in un cast di star, pronte a stupire il pubblico con le loro performance.

Presente e futuro delle cellule staminali

In conclusione, il futuro della medicina rigenerativa sembra destinato a riservare ancora molte scoperte. Nonostante le sfide e i cambiamenti, i ricercatori continuano a esplorare nuove frontiere, promettendo terapie innovative per malattie che una volta sembravano intrattabili. È come se stessimo scrivendo un nuovo capitolo emozionante nella storia della medicina, e non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i prossimi sviluppi!

Ai risultati che saranno portati da queste ricerche, dobbiamo però affiancare gli utilizzi che già oggi vengono fatti delle cellule staminali. La ricerca sulla funzione di queste cellule è infatti iniziata molti anni fa e, oggi, alcune malattie possono già essere curate grazie all’utilizzo di queste preziose cellule. Per questo motivo è estremamente importante conservarle al momento della nascita dei bambini.

Il sangue del cordone ombelicale contiene infatti le cellule staminali ematopoietiche, cellule particolarmente adatte alla cura di tumori del sangue e danni cerebrali mentre il cordone ombelicale stesso è una preziosa fonte di cellule stromali mesenchimali. Conservare queste cellule al momento della nascita rappresenta una scelta lungimirante con potenziali enormi benefici terapeutici. Sono preziose non solo per trattamenti attuali ma anche per future terapie emergenti.

Conservare le cellule staminali

La conservazione delle cellule staminali cordonali al momento della nascita rappresenta una scelta lungimirante con potenziali enormi benefici terapeutici. Le cellule staminali del cordone ombelicale sono pluripotenti, capaci di rigenerare vari tipi di tessuti danneggiati. Questo le rende preziose non solo per trattamenti attuali, come il trapianto per malattie del sangue e del sistema immunitario, ma anche per future terapie emergenti.

Da oltre 17 anni, In Scientia Fides conserva le cellule staminali del sangue cordonale per le famiglie, offrendo un supporto terapeutico vitale per il trattamento di diverse malattie. Ogni anno, si realizzano circa 50.000 trapianti di cellule staminali in tutto il mondo, con il 59% che utilizza cellule staminali autologhe. Conservarle è un’assicurazione a tutela del patrimonio biologico, preziosa per il neonato e per i suoi familiari stretti, offrendo una risorsa vitale in caso di necessità future.

Fonte: parentsguidecordblood.org/en/news/2024-update-how-many-clinical-trials-employ-perinatal-sources-stem-cells