È la prima donna al mondo a guarire dal virus dell’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) in seguito al trapianto di cellule staminali cordonali dopo una diagnosi di leucemia mieloide acuta (LMA); 14 mesi dopo il trapianto rilevate un solo alcune tracce del virus.
Lo studio
Gli autori dello studio, dell’UCLA Health e della Johns Hopkins University nel Maryland, hanno riportato questi risultati nell’ambito dello studio osservazionale dell’International Maternal Pediatric Adolescent AIDS Clinical Trial Network (IMPAACT P1107), finanziato dal National Institutes of Health (NIH). Lo studio, avviato nel 2015, aveva come scopo l’analisi osservazionale di 25 pazienti sieropositivi trattati con cellule staminali da sangue cordonale utilizzate per combattere tumori, malattie ematologiche e disordini del sistema immunitario.
La paziente, sieropositiva e con una diagnosi di LMA ha ricevuto un trapianto di cellule staminali da sangue cordonale fino a raggiungere una remissione completa da HIV dopo 14 mesi dal trapianto, secondo quanto riportato in un abstract presentato al CROI 2022, la conferenza sui retrovirus e le infezioni opportunistiche.
La paziente, di razza mista, risultò positiva all’ HIV nel 2013 e fu subito trattata con terapia antiretrovirale (ART) per tenere a bada la malattia. Dopo 4 anni, nel 2017, arrivò la diagnosi di AML a peggiorare la situazione ma fu il trapianto di cellule staminali ematopoietiche cordonali a salvarle la vita. I follow up successivi dimostrarono che dopo il trapianto la paziente era in completa remissione dall’AML e al centesimo giorno post-trapianto non c’era traccia del virus HIV nel suo sangue per cui venne sospesa la terapia antivirale.
I risultati del trapianto di cellule staminali sulla paziente sieropositiva
Il follow up a 14 mesi senza ART, ha mostrato solo qualche traccia del virus nel sangue della paziente. I ricercatori hanno sottolineato che la paziente ha ricevuto cellule da un parente, quindi semiabbinate, il che ha contribuito significativamente ad una rapida guarigione.
”Questo studio da una speranza di vita a tutti i pazienti sieropositivi di poter raggiungere una remissione completa da HIV-1 in seguito al trapianto di cellule staminali cordonali” ha affermato l’autrice dello studio Yvonne Bryson, capo delle malattie infettive pediatriche presso il David La Geffen School of Medicine dell’UCLA e dell’UCLA Mattel Children’s Hospital. ”Fornisce anche la prova che i ‘serbatoi’ virali dell’HIV-1 possono essere eliminati per consentire la remissione completa e, possibilmente, trattati riprogrammando geneticamente le cellule bersaglio resistenti“.
I ricercatori hanno sottolineato che il trapianto di cellule staminali non è una terapia per l’HIV, ma i suoi effetti sui pazienti sieropositivi e con diagnosi di AML o più in generale tumori ematologici o del sistema linfatico possono essere potenziali beneficiari per questo tipo di trattamento. Hanno aggiunto che le banche del sangue del cordonale potrebbero essere una risorsa in grado di consentire ai medici di raccogliere i benefici dei trapianti di cellule staminali del sangue cordonale soprattutto avendo a disposizione campioni al 100% compatibili o semiabbinati o combinando le cellule cordonali con le staminali adulte.
“Gli innesti di donatori adulti forniscono inizialmente molte cellule e un rapido attecchimento, ma l’istocompatibilità può essere un problema che porta al rischio rigetto da parte dell’ospite (GVHD). Gli innesti di sangue cordonale, pertanto, hanno una dose cellulare più bassa ed impiegano più tempo per l’attecchimento, ma possono essere crioconservati per una pronta disponibilità e rappresentano un rischio di GVHD significativamente ridotto”, ha affermato Yvonne Bryson. “Combinando le staminali adulte con le cordonali, si sfrutta il rapido attecchimento delle adulte con la migliore efficienza delle cordonali “.
Fonte: UCLA Health at CROI: Presenting the case of a woman with HIV-1 in remission following specialized stem cell transplantation for leukemia. UCLA. News release. February 22, 2022. Accessed May 11, 2022. https://www.uclahealth.org/news/ucla-health-croi-presenting-case-woman-with-hiv-1-remission