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È un team di ricercatori italiani ad aver predisposto una terapia che tratterebbe una neoplasia del sangue come la Policitemia vera.
Si tratta di studiosi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Firenze diretto da Alessandro Maria Vannucchi. La notizia è riportata dalla testata giornalista Stamp Toscana la quale specifica che il gruppo collabora con uno studio internazionale sui tumori del sangue, il Response.

La Policitemia vera è una malattia tumorale “mieloproliferativa” cronica, che si manifesta con l’aumento di globuli rossi in circolo nel sangue e la proliferazione non regolata delle cellule midollari, con conseguenti sintomi, ingrossamento della milza e alto rischio di trombosi arteriose e venose.

Il metodo di cura predisposto a Firenze è una nuova bella tappa della ricerca in campo medico in cui hanno dato il loro prezioso contributo accademici e strutture sanitarie italiane. Ma non solo. È anche un nuovo passo verso il contrasto di malattie che possono colpire il sangue.

Ad oggi, intanto, sono stati comunque raggiunti traguardi ragguardevoli sul fronte del trattamento di tali patologie, e l’aiuto arriva dalle cellule staminali, anche da quelle autologhe (donatore e ricevente sono la stessa persona).

Come ricorda Luana Piroli, direttore generale della biobanca InScientiaFides, dal suo blog e anche da Facebook: “Il trapianto autologo di cellule staminali vince sul Linfoma e dimostra sempre di più di essere salvavita per molte patologie. Tanti sono dunque le buone ragioni per conservare quelle derivante da cordone ombelicale: il 59% dei trapianti viene effettuato con staminali proprie”.

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