Gli studi scientifici allungano la vita alle cellule staminali estratte dal sangue del cordone ombelicale e crioconservate nelle biobanche.
A certificarlo, non solo i 20.000 trapianti di cellule staminali effettuati utilizzando il sangue del cordone ombelicale per il trattamento di numerose patologie ematologiche, ma anche un prezioso studio scientifico che ha analizzato le cellule, verificandone la loro vitalità e funzionalità.
Proprio la crioconservazione e il mantenimento nel tempo delle cellule staminali, sono un fattore cruciale per la riuscita di questi trapianti.
Il Prof. Broxmeyer (Università dell’Indiana, Indianapolis, USA), uno dei pionieri della crioconservazione, ha pubblicato nel 2011 un articolo in cui si valuta il mantenimento di diverse caratteristiche funzionali delle cellule staminali cordonali anche dopo 23,5 anni di conservazione.
Lo studio ha dimostrato che, in campioni di sangue cordonale scongelati, trascorsi 23,5 anni, è possibile ottenere un numero di cellule e di precursori emopoietici simile a quello che si era registrato negli stessi al momento della raccolta. Lo studio compara anche i risultati con quelli già ottenuti dopo 5, 10 e 15 anni di congelamento.
Dati inconfutabili che allungano la vita delle staminali a ben oltre i 20 anni, dimostrando che possono essere recuperate – cioè non muoiono – e che hanno ancora la capacità di crescere e funzionare normalmente.
Non solo: ulteriori prove di funzionalità sulle cellule staminali cordonali scongelate dopo più di 20 anni dimostrano che sono ancora in grado di attecchire in un ospite quando vengono trapiantate.
Le unità di sangue scongelate sono in grado di innescare una risposta immune, poiché i linfociti T rimangono anch’essi vivi e funzionanti dopo il periodo di crioconservazione.
L’ultima prova effettuata nello studio ha riguardato la capacità di generare cellule indotte iPS partendo da cellule cordonali scongelate. I risultati dimostrano come, anche in questo caso, l’efficienza di generazione di cellule iPS sia simile a quella che si riscontra con cellule cordonali fresche.
Lo studio conferma che il bancaggio delle cellule staminali cordonali, se compiuto nel pieno rispetto degli standard internazionali previsti sin dalla fase di raccolta, in condizioni ottimali e con un monitoraggio continuo, può portare ad avere cellule vitali e perfettamente funzionanti.
Ora attendiamo fiduciosi altri studi, perché più si allunga la vitalità delle staminali crioconservate, maggiore è la possibilità di migliorare la salute dei cittadini.
Altre preziose informazioni sul mondo delle cellule staminali puoi trovarle sul blog di Luana Piroli, direttore generale della biobanca InScientiaFides.
Hal E. Broxmeyer, Man-Ryul Lee, Giao Hangoc, Scott Cooper, Nutan Prasain, Young-June Kim, Coleen Mallett, Zhaohui Ye, Scott Witting, Kenneth Cornetta, Linzhao Cheng and Mervin C. Yoder. “BLOOD” Mar 10, 2011
Fonte: Ufficio Stampa InScientiaFides