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Sono in sperimentazione su modelli animali le potenzialità rigenerative delle cellule staminali da sangue di cordone ombelicale nel trattamento di danno cerebrale in seguito a ischemia ipossica neonatale e ictus ischemico.
Da un articolo pubblicato dalla Acta Medica Okayama, rivista della Okayama University Medical School (Giappone), si apprende che studi condotti su modelli murini hanno evidenziato come trapianti intraperitoneali di cellule derivate da HUBC (cellule di sangue cordonale umano) portano a un miglioramento della paresi e allo sviluppo di riflessi senso motori nell’encefalopatia da ischemia ipossica neonatale, causa spesso di paralisi cerebrale nei bambini. Non si sono osservate cellule trapiantate differenziate in neuroni, per cui si pensa che tali risultati siano possibili grazie agli effetti neuroprotettivi, antiinfiammatori e stimolanti la formazione di nuovi vasi sanguigni. In seguito a tali risultati, si stanno portando avanti trials clinici alla Duke University (USA) e alla Kochi Medical School (Giappone) per il trattamento della paralisi cerebrale in età pediatrica con sangue autologo di cordone ombelicale.
Ottimi risultati sono emersi anche con il trapianto di cellule di sangue cordonale umano in modelli animali con ictus ischemico. La procedura prevede un’iniezione, sia intravenosa sia intra-striato, delle cellule, provocando un miglioramento delle funzioni motorie, una diminuzione del volume di tessuto infartuato e una riduzione dei deficit comportamentali degli animali utilizzati nella sperimentazione. Studi, inoltre, hanno evidenziato come le cellule del sangue del cordone ombelicale stimolino l’angiogenesi e quindi aiutano la sopravvivenza del tessuto cerebrale affetto da ictus.
Si evidenzia che le problematiche del sistema nervoso centrale descritte non hanno ad oggi terapie, e sono ambiti importanti per la medicina rigenerativa e la possibile applicazione di cellule di sangue cordonale umano alimenta aspettative per una eventuale cura futura.
Fonte: Ufficio Stampa InScientiaFides

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