Il Ministro della Salute italiano Renato Balduzzi ha indetto di recente la prima riunione di un comitato di “saggi” per avviare l’iter di costituzione di un’Autorità nazionale di riferimento per i trattamenti con cellule staminali. Al vaglio degli esperti sono stati sottoposti: la proposta di realizzare un Registro nazionale dei trattamenti con terapia cellulare e con trapianti cellulari, il decreto sulla somministrazione di terapia cellulare per ogni paziente e una relazione sulla metodologia attuata dalla Fondazione Stamina.
Tra le decisioni prese emerge quella che i prodotti utilizzati per le terapie cellulari (prescritte a singoli pazienti o ad uso compassionevole) potranno provenire solo da cell-factory, ossia laboratori di produzione e manipolazione delle cellule staminali, autorizzate dall’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco. Tali terapie dovranno anche essere approvate da Comitati etici.
“La mobilitazione del Ministro della Salute sulle terapie e i trapianti con cellule staminali – commenta il direttore generale di InScientiaFides Luana Piroli – indica come in campo clinico l’utilizzo di cellule staminali sia una realtà destinata a crescere nel tempo, ma sulla quale, al fine di tutelare al massimo il paziente e quindi i cittadini, occorre attuare un’attenta e puntuale, quanto competente, azione di regolamentazione e monitoraggio. La dotazione di linea guida contribuisce a evitare speculazioni e improvvisazioni in un ambito in evoluzione, aperto a scenari terapeutici importantissimi, ma su parti dei quali si è ancora in fasi sperimentali. Ecco perché è basilare che chi decide e chi opera in questo specifico campo siano operatori professionali e riconosciuti, non importa se pubblici e privati, tra i quali anzi un confronto continuo, scevro da ideologie e pregiudizi, può solo contribuire ai migliorare prestazioni e servizi”.
“Il fatto – continua la dottoressa Piroli – che la nostra biobanca, InScientiaFides, abbia ottenuto la certificazione Fact-Netcord, un riconoscimento internazionale sull’eccellenza dei nostri servizi a livello trapiantologico, che ci rende interlocutori affidabili e di riferimento a livello mondiale, dimostra come ci siano già soggetti che operano ai massimi livelli. Noi, senza eufemismi, siamo già all’avanguardia per quanto riguarda l’ambito di competenza in cui operiamo, la crioconservazione di cellule staminali da cordone ombelicale, e questo è motivo di garanzia per le famiglie che si rivolgono a noi, ma dovrebbe essere anche un elemento di distinzione per la rete sanitaria e scientifica del territorio, nel quale purtroppo si rilevano ancora inefficienze sui servizi e spesso un’informazione non del tutto corretta che finisce per creare confusione e ulteriori incertezze tra i cittadini”.